La narrativa come messaggio di fratellanza. Ci hanno provato tutti. Con le missioni di pace, camuffate con vesti da guerra. Che ci provi la letteratura è forse un’avventura nuova, visionaria e farneticante, per questo colma di fascino e suggestioni.
Recentemente è stato pubblicato l’antologia di racconti di scrittori italiani dove partecipa anche lo scrittore albanese, Darien Levani (una storia d’altri tempi in una caotica Valona).
L’idea di Gian Luca Campagna è stata quella di raccogliere in un’antologia dal titolo Nero mediterraneo storie di autori di diversa estrazione geografica, che hanno raccontato in una storia giallo noir le storture, i vizi e il malaffare di una porzione di territorio italiano che si affaccia sul mare, allacciandoci alla funzione sociale di denuncia del noir.
[ads1]
Il protagonista come ci insegna la vita è chiunque di noi, non deve essere per forza un elemento della Pubblica sicurezza o un criminale, anche un cittadino qualunque, anche la gente comune è protagonista di una storia a tinte forti.
Sulla copertina campeggia la Porta dell’Europa che sorge su un promontorio di Lampedusa, la prima cosa che avvistano i migranti quando scorgono l’isola, il primo avamposto per una nuova vita sul suolo italiano.
La letteratura è un ponte che unisce, non che divide, come può essere il mare. E la vita comincia dal mare, le città s’approcciano dall’acqua, come ci hanno insegnato le prime civiltà che s’affacciarono sul Mediterraneo.
Discussion about this post